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Discorso sul libero scambio

DeriveApprodi

A cura di Cavallaro L.
Traduzione di A. Burgio.
Roma, 2002; br., pp. 144, cm 11,5x20.
(Fuorifuoco. 7).

collana: Fuorifuoco

ISBN: 88-87423-97-0 - EAN13: 9788887423976

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.15 kg


Il 9 gennaio 1848, a Bruxelles, mentre è impegnato nella stesura del Manifesto del partito comunista, Marx, intervenendo nella polemica sull'abolizione delle tariffe doganali sui cereali, pronuncia un discorso in cui prende posizione a favore dei liberoscambisti. Nel farlo, sa bene che la libertà per la quale essi si battono è la "libertà del capitale", che implica l'oppressione e la schiavitù dei salariati, e non gli sfugge che, dall'abrogazione di una misura protezionistica come il dazio sull'importazione, nessun beneficio immediato può venire al proletariato. Tuttavia, Marx è convinto che la conservazione dei dazi si risolverebbe in una sconfitta operaia, perché lo sviluppo capitalistico promuove la rivoluzione sociale.

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