Il letterato: usi e costumi. Da Confucio a Barthes, la storia bizzarra di una specie anomala
Traduzione di Uberti-Bona M.
Milano, 2011; br., pp. 299, cm 14,5x22,5.
(Biblioteca della Fenice. I viaggi).
collana: Biblioteca della Fenice. I Viaggi
ISBN: 88-6088-320-2
- EAN13: 9788860883209
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Peso: 0.413 kg
Che un letterato dedichi tutto se stesso e un'ampia parte della sua giornata alla lettura di testi d'ogni epoca, alla loro interpretazione, al loro commento e soprattutto alla loro divulgazione è cosa nota. Ma come si comporta nella quotidianità? Quali sono le sue abitudini? Che rapporti ha con la religione, con la politica, la guerra, la notte, la morte? E inoltre, più semplicemente, quanto ama il cibo, quanto è importante per lui l'ambiente che lo circonda, sia esso il suo studio, il giardino di casa o un'accademia? E per quale motivo, poi, si riscontra così spesso in lui una certa propensione alla malinconia? Da Confucio a Borges, passando per Cicerone, Petrarca, Freud e Leopardi, William Marx guida il lettore alla scoperta della figura del letterato; lo osserva nella convivialità di un pranzo, o mentre si accalora in una disputa accademica, e persino mentre è costretto a confrontarsi con l'onta di uno scandalo sessuale. L'autore offre un appassionante viaggio nel mondo insieme terreno e metafisico di chi ha scelto di fare delle lettere il proprio universo; un viaggio le cui tappe sono in fondo ciò che forma il tessuto stesso dell'esistenza, onorando in tal modo, come un umile discepolo, il pensiero di Roland Barthes: la letteratura non può essere fatta che con la vita.