Le ceramiche Pucci
Mascelloni Enrico. Caputo Marinella
Skira
Rocca di Umbertide, Centro per l'Arte Contemporanea, 10 giugno - 22 ottobre 2006.
Testo Italiano e Inglese.
Milano, 2006; br., pp. 160, ill. b/n, 107 tavv. col., cm 24x28.
(Arte Moderna. Cataloghi).
collana: Arte Moderna. Cataloghi
ISBN: 88-7624-888-9 - EAN13: 9788876248887
Soggetto: Arti Decorative (Ceramica, Porcellana, Maiolica),Collezioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Nessun Luogo
Testo in:
Peso: 0.93 kg
Fin da studente universitario aveva dimostrato le sue capacità progettuali e organizzative realizzando (insieme all'ingegnere Adolfo Ghisalberti) il "Lido Tevere", la bella spiaggia fluviale degli umbertidesi negli anni trenta, con tanto di cabine e pista da ballo. Fu famosa, poi, la sua particolare autovettura utilitaria, da lui stesso progettata e costruita in un unico esemplare: perfettamente funzionante e funzionale.
La creatività dell'ingegnere si espresse, verso la fine degli anni quaranta, cioè nel periodo d'oro della ceramica umbertidese, con l'avvio di un'attività artigianale, le Ceramiche Pucci.
Era il momento più critico della nostra economia: il paese era appena uscito dai disastri della guerra e a Umbertide le Ceramiche Rometti costituivano la quasi esclusiva fonte di occupazione - lo stabilimento dei tabacchi era stato bombardato - insieme ai pochi uffici pubblici e alle botteghe artigianali.
L'ingegnere Pucci, con coraggio e lungimiranza, riuscì ad avviare una produzione di ceramiche originale e di qualità, dando lavoro a qualche decina di persone.
Le Ceramiche Pucci - dal 1947 con questa denominazione, poi Maioliche Pucci negli ultimi quattro anni (1958-1962) - cominciarono a riscuotere apprezzamenti a livello nazionale e internazionale, diventando una produzione tipica della nostra città, a pieno titolo inserite nella gloriosa tradizione dell'arte ceramica umbertidese e come tali ricercate tanto quanto le Rometti.
Il volume, che accompagna l'esposizione allestita alla Rocca di Umbertide, presenta oltre cento pezzi, tutti oggetti che solo pochi decenni fa erano di uso comune nelle nostre case ed arricchivano le nostre "vetrine", evocherà negli umbertidesi non più giovanissimi momenti lontani di serena intimità domestica. Il libro comprende i contributi di Enrico Mascelloni (Le origini di un'illusione: il postmodernismo e le Ceramiche Pucci), Marinella Caputo (La stagione, intensa e breve, delle Ceramiche Pucci), il catalogo delle opere, la storia delle Ceramiche Pucci (a cura di Angelica Pucci) e la bibliografia.
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