Laterza dopo Croce
Gius. Laterza & Figli
Bari, 2007; br., pp. 147, cm 14,5x21,5.
(Percorsi Laterza. 107).
collana: Percorsi Laterza
ISBN: 88-420-8463-8
- EAN13: 9788842084631
Soggetto: Periodici
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.215 kg
La scomparsa di Croce, con cui la casa editrice si era identificata per tutta la prima metà del Novecento, e l'avvento della democrazia repubblicana segnano per la Laterza due momenti fondanti. Occorreva ripensare la propria identità e il proprio ruolo nella nuova stagione della cultura nazionale, senza paternità ideologiche. Si trattava di svincolarsi sia dalle ipoteche conservatrici dell'ultimo Croce, sia dall'opzione comunista, accettando il confronto con proposte culturali e modelli politici che, in quei primi anni del dopoguerra, sembravano attirare l'attenzione anche al di fuori delle aree tradizionalmente di sinistra. L'innovazione si manifesterà attraverso l'esordio di nuove e fortunate collane come i "Libri del Tempo", più direttamente legate alla battaglia culturale per la modernizzazione laica e civile del paese, in nome di un pensiero liberale progressivo da ricostruire e promuovere. La riorganizzazione della casa editrice, progettata da Franco e soprattutto Vito Laterza, si sviluppò attorno alle figure di Luigi Russo, l'amico eretico di Benedetto Croce, direttore sin dal 1937 degli "Scrittori d'Italia", di Armando Saitta, responsabile della collana storica, e di Eugenio Garin, direttore della collana filosofica. Dalla loro corrispondenza con l'editore, dalle loro riflessioni e dalle loro proposte matura nel corso del primo quindicennio postbellico la costruzione di una nuova e complessa identità culturale ed editoriale.