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Usi di Leopardi. Figure del leopardismo filosofico italiano

Manifestolibri

Roma, 2019; br., pp. 224.
(La Nuova Talpa).

collana: La Nuova Talpa

ISBN: 88-7285-946-8 - EAN13: 9788872859469

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.08 kg


Perché tanti filosofi italiani, pur assai diversi tra loro, si sono rivolti a Leopardi? Che cosa hanno creduto di ritrovare nella ricerca teorica e nella poesia del Recanatese? Ripercorrere le letture - veri e propri usi liberi, più che interpretazioni - che da Rensi, Croce e Vossler, passando per Giusso, Amelotti, Gentile, Tilgher, Luporini, Timpanaro, per finire con Toni Negri e Severino, sono state date di Leopardi, significa ricostruire una possibile storia della filosofia italiana del Novecento. Una storia che si confronta col tema della crisi, da cui la civiltà europea si è sentita investita in più di un'occasione nel corso del secolo breve. Ricorrere a Leopardi ha significato rivolgersi al pensiero più potente che la nostra tradizione culturale recente offriva a chi volesse pensare la crisi senza ridurla a un negativo che si facesse strumento del positivo e senza sognare alcun ritorno a edeniche condizioni originarie; a chi volesse cercare il riscatto mobilitando insieme alla ragione anche l'immaginazione e il sentimento, in una rinnovata alleanza tra filosofia e poesia. In questo modo la filosofia italiana conferma quella vocazione civile che l'ha sempre caratterizzata.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci