Selve in città
Mimesis Edizioni
A cura di Bertagna A. e Giberti M.
Sesto San Giovanni, 2022; br., pp. 256, ill., cm 14x21.
(Mimesis).
collana: Mimesis
ISBN: 88-575-8726-6
- EAN13: 9788857587264
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Urbanistica e Viabilità
Testo in:
Peso: 0.46 kg
«Questo volume raccoglie e sviluppa i risultati di due eventi organizzati dall'unità di ricerca dell'Università degli Studi di Genova nell'ambito del Prin "Sylva. Ripensare la 'selva'. Verso una nuova alleanza tra biologico e artefatto, natura e società, selvatichezza e umanità". Il primo è il workshop "Selve in Città. Scenari per Begato", che aveva come obiettivo la raccolta di idee per il futuro del quartiere Diamante (Begato 3, settore 9) a Genova, in linea con il progetto per la sua rigenerazione sviluppato dal Comune attraverso Arte (Azienda Regionale Territoriale per l'Edilizia) e a partire dalle demolizioni della Diga Rossa e di parte della Diga Bianca, che sono state ultimate nell'estate 2021. Il secondo è il seminario "Selve in città. Percorsi attraverso i frammenti di Genova", la cui finalità è stata quella di raccogliere testimonianze sul processo di inselvatichimento dell'organismo urbano, attraverso campionature e scansioni di territori nei quali la selva sta operando quale reagente rispetto alle dinamiche di controllo socioculturale che le città occidentali promuovono come unica strategia per disinnescare il conflitto, o come elemento rinaturalizzante capace di suturare le ferite dovute all'abbandono e all'incuria di porzioni urbane marginali. In entrambe le esperienze, ideate e curate da Alberto Bertagna e Massimiliano Giberti, la componente dell'osservazione di un fenomeno in atto, quello dell'arretramento della città a fronte di un avanzamento della selva, intesa sia letteralmente come natura non controllata che fenomenicamente come riduzione drastica della capacità di mediare ogni forma di conflitto a vantaggio di azioni innocentemente spietate quanto necessarie, si combina con la capacità tipica del progetto architettonico e urbano di predisporre nuovi scenari e aprire a possibili strategie operative che variano dalla scala umana a quella territoriale.» (Tratto da Dietro alla diga, di Massimiliano Giberti)