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Beata Elisabetta Canori Mora. Una donna per il nostro tempo

Velar

Gorle, 2017; br., pp. 47, ill.
(Blu. Messaggeri d'Amore. 564).

collana: Blu. Messaggeri d'Amore

ISBN: 88-6671-489-5 - EAN13: 9788866714897

Soggetto: Società e Tradizioni

Extra: Religione e Arte Religiosa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.23 kg


Roma: Elisabetta Canori nasce il 21 novembre 1774 da una famiglia agiata e di profonda fede. In un momento economicamente difficile, nel 1785, i genitori la inviano, insieme alla sorella, a Cascia presso le monache Agostiniane, dove resteranno per quasi tre anni. Ritornata a Roma, Elisabetta comincia a frequentare i salotti della nobiltà. Il 10 gennaio 1796 sposa Cristoforo Mora, il quale pur amando Elisabetta, ben presto manifesta una pericolosa immaturità affettiva, dimostrandosi molto possessivo e geloso. I primi due figli di Elisabetta sopravvivono solo pochi giorni. Intanto il marito comincia a tradire Elisabetta e a essere sempre più assente. Nel 1799 nasce Marianna e due anni dopo Maria Lucina. Elisabetta subisce umiliazioni dal marito infedele e dai famigliari di quest'ultimo che la ritengono responsabile di tutti i guai coniugali. Per mantenere le figlie lavora instancabilmente come sarta. In mezzo a tanta sofferenza, Elisabetta raggiunge altissime vette spirituali, vivendo profondamente l'esperienza delle "nozze mistiche" con il Signore e sperimentando estasi e altri fenomeni mistici. Inoltre, estremamente sensibile ai poveri, agli ammalati, ai bisognosi, si impegna generosamente nella carità. Il 13 dicembre 1807 entra a far parte del Terz'Ordine laicale trinitario. In poco tempo si diffonde la fama di santità di quest'umile donna e tantissime persone, di ogni rango sociale, la cercano per avere consigli e per chiederle l'intercessione nella preghiera. Per tutta la vita cercherà di riportare il marito sulla retta via, con tenerezza e pazienza: solo dopo la sua motte il marito pentito si convertirà ed entrerà in convento. Elisabetta muore serenamente il 5 febbraio 1825.

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