Sempre in barba al buonsenso
Agenzia X
Milano, 2024; br., pp. 238, cm 11x17.
(Fulmicotone).
collana: Fulmicotone
EAN13: 9791281438217
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.23 kg
Noncurante del "buonsenso", Massimino segna il suo esordio su carta dopo alcune valide prove di narrativa pubblicate online. Questi racconti, ambientati in una Milano sospesa e in un'epoca indefinibile a cavallo del duemila, vedono un'umanità variopinta e imprevedibile alle prese con le proprie sventure. Una strana carovana popolata da punx indebitati fino al collo, diretti dove termina l'arcobaleno, genie di picchiatori da competizione avvinti dalla vita adulta e dai bar, ladri rubacuori prossimi all'exploit finale, disperati erotici al guinzaglio per capriccio o fedeltà. L'autore è come se girasse in acido sulla circonvallazione del filobus 90 prendendo appunti, trasportando i personaggi al limite dell'improbabile, in una città in cui si avvistano sublimità e abiezioni come manifestazioni massime dell'esistenza. Faro estetico di queste storie è quello di un "perduto" senza veli di malinconia o tristezza, dove si aprono radure che proseguono infinitamente, dopo le periferie. Su questo fondale, la lingua e l'affabulazione di Massimino non temono confronti, tinte dall'esuberanza, un filtro che restituisce a tinte fulgide e sgargianti una realtà tetra. La città è ancora la nostra, quei volti li riconosciamo: popolano l'epica minuta di ogni età, la loro musa è quella miserabile o pazzesca che presiede a una vita difficile ma verissima.