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Il paradosso antropologico. Nicchie, micromondi e dissociazione psichica

Quodlibet

Macerata, 2008; br., pp. 160, cm 12x18.
(Quodlibet).

collana: Quodlibet

ISBN: 88-7462-202-3 - EAN13: 9788874622023

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.26 kg


Al contrario delle altre specie viventi, l'animale umano non dispone di una sua nicchia ecologica ed è esposto perciò senza filtri biologici all'infinita contingenza del reale. È un vantaggio evolutivo ma, nello stesso tempo, un onere paradossale che grava su ogni cultura umana, costretta a tracciare un confine tra ordine e disordine, interno ed esterno, fatti e rappresentazioni a partire dalla loro indistinzione. Ne discendono così due istanze opposte ma ugualmente imprescindibili: proteggersi dal disordine del mondo, perimetrando una nicchia artificiale, o esporsi, al contrario, alla contingenza illimitata, per riconoscervi l'unico ambiente veramente adatto all'uomo. Di questo paradosso antropologico, illustrato dai rituali arcaici non meno che dalla moderna opposizione tra civiltà e barbarie, il libro rincorre la traccia in alcuni degli aspetti più attuali e più inquietanti dell'esistenza contemporanea: la disgregazione delle forme tradizionali di unità politica, il proliferare di ogni genere di nicchie e micromondi, la diffusione di un modello di identità psichica basato sulla dissociazione dell'Io e sul diniego della realtà esterna. Fenomeni in apparenza puramente negativi, che letti invece come manifestazioni del paradosso antropologico svelano una ricchezza e un potenziale innovativo fino ad ora del tutto insospettati.

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