Titolo da definire2
Brescia, 2023; br., pp. 160, cm 12x24.
(Logiche).
collana: Logiche
EAN13: 9791254560228
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Figlio illegittimo di un notaio, Leonardo da Vinci non poté seguire gli studi paterni ma, visto il suo talento artistico, fu mandato a bottega a Firenze, dal Verrocchio, per imparare un mestiere. La mancanza di una formazione tradizionale fu, in verità, la sua fortuna. Egli, infatti, si definiva "discepolo dell'esperienza". Diceva cioè che ogni discorso che non passa dalla verifica dei fatti è vano e forse pure dannoso, perché non nasce da una conoscenza diretta delle cose e non può portare nessuna utilità all'uomo e al suo progresso. «Fuggi i precetti di quei teorici che non confermano le loro ragioni con l'esperienza», amava infatti ripetere. Un'idea che suonava quasi eretica alle orecchie dei filosofi del tempo, ma che da lì a un secolo si sarebbe concretizzata in quel metodo scientifico poi definito e codificato da Galileo, Cartesio e Bacone. Grazie a questo modo di ragionare, raramente Leonardo cadeva in errore, perché non tentava mai di forzare i fatti per farli aderire alle ipotesi che gli stavano a cuore, ma anzi lasciava che la loro stessa evidenza gli illuminasse la via. In questo breve excursus nella vita e nelle opere del maestro, Massimo Polidoro ci invita a fare nostro un messaggio la cui attualità è quanto mai chiara oggi, in un mondo in cui sempre più persone rifiutano la scienza e preferiscono abbracciare fantasie prive di qualunque fondamento. Una lezione che faremmo bene a riscoprire e a imparare, non per diventare novelli Leonardo da Vinci, ma per cercare di fare scelte e prendere decisioni basate sui fatti e non su ideologie, credenze o emozioni del momento.