Lo straniero di Cirene. L'irruzione del dolore
Civitavecchia, 2024; br., pp. 70.
(Romanzi Storici. 8).
collana: Romanzi Storici.
EAN13: 9791259611369
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Prendi e caricati sulle spalle la trave di legno pesante, contadino volgare, plebeus ignobilis. Perché non ci sarebbe giustizia se il condannato non bevesse fino all'ultima goccia di sofferenza e morisse qui, su questa via dolorosa, dove pochi potrebbero guardarlo e prendersi gioco di lui. Deve essere esibito, cireneo, lo capisci? Lui e gli altri due delinquenti. Nudo, privato della dignità. Inchiodato, al pari di una bestia feroce caduta in trappola. Irriso, con un cartiglio sopra la testa che annuncia con disprezzo, urbi et orbi, a Gerusalemme e a chi lo voglia intendere, che è re nello stesso tempo in cui lo si tratta da schiavo. Deve essere esposto, cireneo, fattene una ragione. Giacché gli uomini comprendono soltanto ciò che si vede, e un altro essere umano lacero, sudato, malvestito, piagato, e alla fine privato dei panni, cessa di essere pari a loro, e allora è lecito macellarlo come un animale. La maggior parte dell'Umanità fa coincidere la propria essenza con l'abito, con ciò che sta fuori di sé, con l'evidenza. Per questa ragione è indispensabile che il colpevole sia mostrato spogliato sulla cima del Golgota, senza concedergli il privilegio di spirare nascosto in una via stretta della città. A causa di ciò tu, contadino, devi aiutarlo perché poi sia umiliato a fondo, perché è troppo facile che se la cavi morendo per strada.