Il patrimonio digitale
ESI - Edizioni Scientifiche Italiane
Napoli, 2019; br., pp. 232.
(Univ. Parma. Facoltà di giurisprudenza. 11).
collana: Univ. Parma. Facoltà di giurisprudenza
ISBN: 88-495-3907-X
- EAN13: 9788849539073
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.41 kg
Il patrimonio digitale riceve, allo stato attuale, scarsa considerazione da parte del Legislatore italiano, a differenza di quanto avviene in alcuni ordinamenti giuridici stranieri. La materia è, per larga parte, governata da previsioni pattizie, non di rado oscure, imposte dai fornitori di servizi online (i service provider), i quali, forti del loro potere contrattuale, senza concedere spazio alla trattativa, impongono testi negoziali, predisposti unilateralmente, di difficile coordinamento con il sistema vigente. Si pensi alle "clausole di terminazione automatica", che mirano a impedire la trasmissione ereditaria dei beni digitali, serbati negli account informatici. Certo, l'eterogeneo insieme, tratteggiato dal patrimonio digitale, non presenta una natura giuridica definita, data la moltitudine di oggetti, di cui esso si compone. Entro codesta, eterogenea, categoria, infatti, possono rientrare: la corrispondenza epistolare, a mezzo e-mail; i rapporti contrattuali, tra utenti, e service provider; il diritto d'autore; il diritto all'immagine; i cosiddetti "beni familiari". Eppure, tale "patrimonio" esige riflessione, e reclama un sistema, per i profili di diritto, che ne discendono.