L'anima dei fiori. Vol. 7: Il giacinto. La glicinia. La giunchiglia. Il geranio. La tuberosa. La canfora. La margherita. L'azalea. Il fiore di neve. Il miosotide. L'oleandro
A cura di Trotta D.
Santa Maria Capua Vetere, 2022; br., pp. 80, ill., cm 12x24.
(Art).
collana: Art
ISBN: 88-96350-99-9
- EAN13: 9788896350997
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Struggersi. Consumarsi. Morire di passione. Come una giunchiglia, «l'amore, nato tra le effusioni del sentimento, nella vitalità gagliarda e prorompente, ora intisichisce nella stanchezza e nel languore». E si fa spazio una nostalgica afflizione che solo un giacinto può capire: «Coloro che lo amano, sono le persone malinconiche che nelle forme belle e squisite della vita cercano una consolazione ai loro muti e segreti dolori». Per Matilde Serao «è un fiore magnifico e triste» che carezza le anime. Magari quelle meravigliosamente irruenti, glicinie in fiore senza foglie, senza difese: «Bizzarra e simbolica anomalia, che fa pensare a certe giovinezze troppo rapide, troppo impetuose, che sbocciano doviziosamente, vivono una vita intensa e muoiono prima che giunga la maturità». E si lanciano nel vuoto, protese nell'afferrare un momento, fuggente, fugace, fiore splendido dal profumo solo immaginato, negli occhi persi un colore che è quello «del nostro cielo nel bacio dell'alba».