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Il settimo movimento. Conversazioni con Henri matisse

Edizioni Medusa

A cura di Cecchetti M.
Traduzione di De Benedetti R.
Milano, 2014; br., pp. 131, cm 14x17,5.
(Polaroid. 9).

collana: Polaroid

ISBN: 88-7698-306-6 - EAN13: 9788876983061

Soggetto: Pittura,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Extra: Impressionismo/Espressionismo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0 kg


Il fil-rouge di queste conversazioni di Matisse con critici, letterati e religiosi, è il tema della danza. Dal 1909, quando dipinse il quadro oggi al MoMa di New York, che ha come pendant la tela della Musica dell'Ermitage, Matisse non ha mai sospeso la sua riflessione sulla danza, la musica e la ricerca - fino agli ultimi papiers découpés - del segno che fa danzare lo spirito dello spettatore. Il quadro di New York inscena un girotondo di cinque figure femminili e si regge su tre colori densi e profondi: blu per il cielo, rosa per i corpi delle danzatrici, verde per la terra. È una immagine dell'Eden, si chiedeva Pierre Reverdy, cogliendo in questo quadro tutta la "felicità" di Matisse, la joie de vivre? L'artista era convinto che la pittura dovesse dare serenità allo spettatore gravato dalle tante fatiche di vivere. Ma, come nota Maurizio Cecchetti nell'introduzione, questo balsamo della pittura leniva anzitutto il sentimento tragico che Matisse aveva della bruttezza che l'uomo del XX secolo ha portato nel mondo: orrori e morte che hanno sconciato quell'armonia che lega tra loro gli esseri viventi nella Creazione.

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