Il tempo dell'ostrica
Società Editrice Il Ponte Vecchio
Cesena, 2023; br., pp. 64, cm 14x21.
(Alma Poesis. Poeti della Romagna Contemporanea).
collana: Alma Poesis. Poeti della Romagna Contemporanea
EAN13: 9791259782151
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Rosarita Berardi e Valter Galavoti - nella presentazione e nella postfazione - dicono assai bene in che consista questo poema del sogno e della sofferenza, la trama dei giorni cui abbiamo dato per avventura il nome di vita; basterà aggiungere che nelle drammatiche altalene del vivere nelle quali Matteo ricerca la via della salvezza proprio nella poesia egli realizza il riscatto, specie dove la sua parola si fa rappresentazione di un suo bisogno di unanimismo con gli uomini e il mondo, di rapporti che egli chiama meravigliosamente «melodioso brusio / di vite intrecciate». La cifra retorica di questa disposizione è quel che i critici hanno imparato a chiamare sofisma patetico, e cioè la personificazione della natura: leggeremo degli sguardi della luna che indugiano nell'anima, del tramonto impegnato a portare a letto il sole, del vagito della sera, della luna che al mattino si stropiccia gli occhi. Ma poi si vedano - quanto allo stupefacente moltiplicarsi delle immagini che caratterizza questo libro - le afasie dei grilli, i gomitoli di stelle, il ristagnare dell'anima oleoso e pudica, la «parola capace di commuovere la luna» e dunque di farsi poesia, e cioè l'unica consolazione, infine, nella quale la vita si riscatta: dice non a caso il poeta che se l'orologio continua a rincorrere il tempo (uno dei grandi temi del libro) «non ti resta che scrivere», e cioè fare poesia e, nelle scoperte di cui essa è capace, attendere l'aurora, sognare «un domani / che ancora non si dà per vinto» [Roberto Casalini].