Mecenati e Pittori. Da Boccioni a Warhol. Riflessioni sul Ritratto del '900
Mattioli Rossi Laura
Skira
Biumo Superiore, Villa Menafoglio Litta Panza, 20 aprile - 14 luglio 2002.
Milano, 2002; br., pp. 70, 30 ill. b/n e col., cm 24x28.
(Arte Moderna. Cataloghi).
collana: Arte Moderna. Cataloghi
ISBN: 88-8491-237-7 - EAN13: 9788884912374
Soggetto: Collezionismo (Bambole, Chiavi, Giocattoli),Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Nessun Luogo
Extra: Arte Americana,Futurismo
Testo in:
Peso: 0.497 kg
Organizzata dal Fondo per l'Ambiente Italiano la mostra presenta venti importanti ritratti, dipinti o sculture, realizzati da grandi artisti del Novecento e raffiguranti mecenati e collezionisti che svolsero un ruolo determinante nel mondo artistico e culturale dell'epoca.
Esposti i ritratti, realizzati da famosi artisti del novecento, di altrettanti famosi mecenati, che con gli artisti instaurarono rapporti di particolare amicizia e intimità, divenendo figure importanti lungo il loro percorso artistico: Umberto Boccioni, Massimo Campigli, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Fortunato Depero, Max Ernst, Achille Funi, Renato Guttuso, Marino Marini, Alberto Savinio, Andy Warhol le firme più autorevoli delle opere; Arturo Toscanini, Filippo Tommaso Martinetti, Margherita Sarfatti, Riccardo Jucker, Emilio Jesi, Lamberto Vitali, Gianni Mattioli i nomi più famosi tra le file dei mecenati ritratti.
Già dal Medioevo e ancor più nel Rinascimento le opere d'arte venivano realizzate in base alle richieste e al sostegno economico di potenti, illustri e ricchi personaggi; anche nel XX secolo uomini di cultura, mercanti, collezionisti hanno esercitato un influsso determinante sulla produzione artistica con le loro idee, il loro gusto, il loro denaro, molto spesso indipendentemente da una azione diretta di committenza e persino dalla loro posizione sociale.
Il ritratto moderno, spesso gesto di riconoscenza dell'artista per chi ne ha inteso e valorizzato il lavoro, permette di ripercorrere molte delle tappe più importanti della storia dell'arte italiana, dal Divisionismo al Futurismo, da Novecento al Surrealismo, dall'Informale alla Pop Art, attraverso i volti dei suoi protagonisti: teorici, collezionisti o mercanti.
Il titolo della mostra è liberamente tratto dal libro Mecenati e Pittori dello storico dell'arte inglese, recentemente scomparso, Francis Haskell, in cui per la prima volta fu sottolineata l'importanza della cultura e del gusto del committente.
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