Coltiviamo il nostro giardino. Osare nuovi paesaggi, prendersi cura, inselvatichire il mondo
DeriveApprodi s.r.l.
A cura di C. Mattogno e Ferran F.
Roma, 2019; br., pp. 159, ill., cm 12x24.
(Habitus Acti. 3).
collana: Habitus Acti.
ISBN: 88-6548-309-1
- EAN13: 9788865483091
Soggetto: Parchi, Giardini e Ambiente
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Oggi più che mai l'emergenza climatica denuncia il ruolo degli esseri umani nel mondo vivente e l'inderogabile urgenza di occuparsene. I cittadini si mobilitano, si riappropriano della questione ambientale, sono disposti ad agire, a «farsi giardinieri» del pianeta, a prendersene cura. Restano però in attesa di nuove narrazioni collettive che rendano comprensibile e praticabile la transizione ecologica da compiere. Dal rinnovo dell'agricoltura urbana alla diffusione dei giardini condivisi, passando per il greenwashing dell'architettura e le sfide della «città selvatica», emergono nuove categorie di nature urbane, sullo sfondo di un rapporto più fertile tra città e natura, che chiama a ridiscutere le articolazioni tra centri, periferie, campagne, incolti. Gli autori italiani e francesi - paesaggisti, architetti, urbanisti, geografi, sociologi, filosofi, artisti - che dialogano in questo libro, esprimono attitudini e sensibilità diverse, ma condividono tutti una medesima convinzione: la necessità di inventare un modello di città che emerga dall'interazione responsabile e gioiosa tra tutte le forme del vivente, umanità compresa, in un ambiente - dal suolo al cielo, ai fenomeni atmosferici - nel quale siamo tutti collegati. «Bisogna coltivare il nostro giardino»: prendiamo alla lettera la metafora di Candide che conclude il famoso racconto di Voltaire, è tempo di osare nuovi paesaggi.