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Antropologia e cultura romana. Parentela, tempo, immagini dell'anima

Edizioni Carocci

Roma, 2019; br., pp. 271, cm 15x21,5.
(Aulamagna).

collana: Aulamagna

ISBN: 88-430-9467-X - EAN13: 9788843094677

Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1 kg


Il volume - tramite l'ausilio di fonti letterarie e antropologiche - mette in rilievo una serie di fenomeni di carattere sociale, culturale e religioso tipici della Roma antica. La prima parte, dedicata alle forme della parentela, mostra ad esempio che la società romana ha conosciuto l'opposizione fra i vari tipi di zii (uno zio materno indulgente di contro a uno zio paterno severo e duro) ed evidenzia l'importanza sociale e religiosa della matertera, "zia materna", che poteva svolgere il ruolo di "seconda madre" per i nipoti. La seconda parte affronta invece il tema delle molteplici rappresentazioni spaziali del tempo, dei "luoghi" in cui la cultura romana localizzava il "prima" e il "poi", il "passato" e ravvenire". La terza parte, infine, è dedicata a tre importanti rappresentazioni simboliche usate dalla cultura antica per manifestare la sopravvivenza dell'anima dopo la morte: il pipistrello, l'ape e la farfalla. Il libro si rivolge sia al pubblico dei classicisti che a quello degli antropologi; ma, per i soggetti trattati e per le caratteristiche stesse della sua scrittura, suscita contemporaneamente l'interesse di tutti coloro che del mondo classico amano ciò che è nuovo e diverso rispetto alla nostra esperienza; soprattutto ciò che è diverso dall'immagine della classicità (e di Roma) che ci viene tradizionalmente offerta.

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