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Vercellae municipium romanum. I grandi edifici pubblici della Vercelli di epoca imperiale

Undici

A cura di La rete. Consulta per la promozione del territorio vercellese.
Crescentino, 2021; br., pp. 88, ill., cm 15x21.

ISBN: 88-94823-96-2 - EAN13: 9788894823967

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1 kg


Lo storico romano Publio Cornelio Tacito definisce Vercelli Firmissimum municipium, e San Girolamo, trecento anni più tardi, Civitas potens. Nel corso dei secoli il capoluogo padano è ricordato anche da Polibio, Tolomeo, Strabone, Plutarco e Plinio.Ma è nel 43 a.C. che il suo nome viene citato per la prima volta. Lo scrive Decimo Giunio Bruto, uno dei congiurati che assassinarono Cesare, in una lettera indirizzata a Cicerone mentre Bruto stesso si trova a Vercellae allo scopo di reclutare truppe in Cisalpina. Dopo aver ricevuto la cittadinanza romana nel 49 a.C., la città acquisisce importanza strategico-militare, diventando il centro di spinta verso le Gallie. Si sviluppa così l'assetto urbanistico, e su modello di Roma l'urbe viene dotata di strade lastricate, templi e grandi edifici pubblici come il porto canale, le terme e l'anfiteatro. Questi tre grandi complessi, parzialmente indagati da recenti campagne di scavo archeologico, vengono qui illustrati e ricostruiti nel loro aspetto, funzioni e dimensioni. Mostrando, per la prima volta, come poteva apparire una parte della città in epoca imperiale.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci