Denominazioni proprie e traduzione
LED - Edizioni Universitarie di Lettere Economia e Diritto
Milano, 2004; br., pp. 200, ill., cm 15x21.
(Traduzione. Testi e Strumenti).
collana: Traduzione. Testi e Strumenti
ISBN: 88-7916-248-9
- EAN13: 9788879162487
Testo in:
Peso: 0.26 kg
Vi sono buone ragioni per occuparsi di denominazioni proprie: di nomi reali o fittizi (di persone, di animali, di luoghi) e di quella speciale categoria di nomi costituita dai titoli (di articoli, di libri, di film), in particolare nel quadro di una riflessione sulla traduzione. Se è vero che ogni traduzione porta con sé un certo grado di manipolazione del testo di partenza, la traduzione dei nomi propri e soprattutto la traduzione dei titoli rappresentano spesso casi in cui la manipolazione è spinta all'estremo; e se è vero che i prodotti dell'attività traduttiva sono in grado di influenzare la lingua e la cultura d'arrivo fino a determinarvi dei cambiamenti, le denominazioni proprie sembrano essere gli elementi superficiali in grado di esercitare l'impatto più evidente. Il testo prende in esame nomi - nomi reali e nomi appartenenti alla finzione narrativa - e titoli - principalmente di opere letterarie e cinematografiche - considerati non soltanto in quanto tali e in relazione alle problematiche che sono loro proprie, ma anche e soprattutto in una prospettiva translinguistica e transculturale e cioè in quanto oggetto o prodotto dell'attività traduttiva. In particolare, ai primi due capitoli dedicati a considerazioni di carattere teorico fanno seguito due capitoli che contengono degli approfondimenti relativi alle traduzioni dei nomi in Astérix, Tintin e Harry Potter, e alle traduzioni dei titoli di romanzi polizieschi, classici della letteratura del Novecento e film distribuiti in Italia.