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Il punto alto della felicità

Ediciclo - Nuova Dimensione

Portogruaro, 2018; br., pp. 152, cm 12x24.
(Battiti. 13).

collana: Battiti.

ISBN: 88-6549-064-0 - EAN13: 9788865490648

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


La montagna è anche nello sguardo di chi cammina, nel ritmo del passo, nei respiri dei tuoi compagni che si mescolano. La montagna è salita e discesa, simbolo perfetto dell'evoluzione di una vita. Sono i piedi e il fiato di Pietro che viaggiano lungo il sentiero impervio della sua esistenza. I momenti più importanti della vita di Pietro sono segnati da quattro ascese ad altrettante montagne. Salite dove il fantasma della felicità appare e scompare, vicino ma inafferrabile. Cè il Monte Dolada, in Alpago, in provincia di Belluno, spartiacque tra l'infanzia e l'adolescenza, dove lui, bambino di nove anni, intuisce il significato della morte e dell'amore. C'è il passo Vrsic, in Val Trenta in Slovenia, dove Pietro, trentenne, in compagnia di un amico e del fantasma di Julius Kugy, impara che le certezze possono sciogliersi come neve al sole. C'è il monte Canin, fra Friuli e Slovenia, in cui il protagonista, camminando con il padre, capisce il senso del tempo, e l'impossibilità di tornare indietro. E infine c'è il Montasio, nelle Alpi Giulie, una salita sospirata dalla finestra di un piccolo borgo di diec abitanti e mai compiuta. Perché il silenzio si è portato via tutti i sogni.

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