Il primo registro degli ebrei di Mantova ritornati dopo l'espulsione (1631-1633)
Firenze, 2024; br., pp. 180, cm 17x24.
(Fuori Collana).
collana: Fuori Collana
EAN13: 9791255690610
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Il presente volume offre al lettore la trascrizione del testo ebraico e la relativa versione italiana di un pinqas o registro manoscritto della Comunità ebraica di Mantova, che contiene i verbali delle sedute dei consigli della confraternita del Talmud Torah, compilati negli anni 1631-1633. Oggi il registro fa parte della collezione di codici ebraici manoscritti di David Kaufmann, ed è conservato nella Biblioteca dell'Accademia Ungherese delle Scienze di Budapest, con la sigla MS. Kaufmann 336. Il manoscritto, in buono stato di conservazione, è costituito da 48 fogli cartacei recto e verso, dei quali 75 pagine sono scritte in ebraico, 7 in italiano e 2 in entrambe le lingue. Lo scriba che compilò i verbali, sia in ebraico sia in italiano, è Salomone da Formigine che sigla firmando con il suo nome tutte le pagine al termine di ogni delibera dei Consigli. L'importanza di questo registro sta nel fatto di essere l'unico testimone diretto che ci illustra la faticosa ripresa della vita degli ebrei mantovani negli anni dal 1631 al 1633, quando erano appena ritornati dall'espulsione da Mantova, ingiunta loro dall'esercito austriaco nel luglio del 1630. Si consideri che, dei 1600 ebrei espulsi, ne ritornarono a Mantova solo 500, ossia meno di un terzo. Dalla lettura di questo registro emergono dettagliate descrizioni relative alla riorganizzazione della vita nella comunità ebraica mantovana, tutta concentrata nell'unica Confraternita del Talmud Torah, la prima ad essere ricostituita. Grazie ai verbali relativi alle nomine dei due Consigli, il maggiore e il minore, i cui membri erano eletti con cadenza annuale, sappiamo che il gran Consiglio era composto da 21 membri: il rabbino capo, 4 massari e 16 rappresentanti di ceto elevato, mentre i componenti del Consiglio ristretto erano 12, di cui 3 massari e 9 rappresentanti.