Il cimitero ebraico di Conegliano. Luce eterna sul Col Cabalàn
La Giuntina
A cura di Perani M. e Busetti L.
Firenze, 2020; br., pp. 294, ill., cm 21x28.
(Fuori Collana).
collana: Fuori Collana
ISBN: 88-8057-869-3
- EAN13: 9788880578697
Soggetto: Architettura e Arte Religiosa,Saggi Storici
Luoghi: Veneto
Extra: Religione e Arte Religiosa
Testo in:
Peso: 0.98 kg
Questo libro, dedicato al cimitero ebraico di Conegliano, rappresenta l'ottavo volume della collana del Corpus Epitaphiorum Hebraicorum Italiae (CERI) dopo i sette apparsi per Giuntina. Il libro, dopo alcune presentazioni, si apre con una prefazione di Giuliano Tamani, in cui traccia il contesto storico nel quale visse la comunità ebraica di Conegliano, il suo importante ruolo nel panorama italiano e menziona alcuni noti personaggi ebrei che ne hanno fatto parte nel corso del tempo; segue una nota di Mauro Perani, nella quale presenta anche un bifoglio del Talmud Babilonese trovato in una legatura dell'Archivio Municipale Vecchio di Conegliano. Lidia Busetti, nel suo contributo storico, descrive le vicissitudini dei terreni di inumazione degli ebrei di Conegliano nel cimitero ebraico posto sul panoramico colle Cabalàn. Nella parte centrale del volume è pubblicato per la prima volta il testo ebraico e la relativa traduzione italiana, con note e citazioni, di tutte le lapidi ad oggi conservate nell'area cimiteriale, in ordine cronologico secondo l'anno di morte del defunto. Antonio Spagnuolo, Mauro Perani e Lidia Busetti curano l'edizione dei 118 epitaffi, la maggioranza completi e alcuni frammentari, compresi tra il 1571 e il 1882. Molti epitaffi, oltre alla parte in prosa che descrive le vicende della morte del defunto, contengono veri e propri poemi che, con complessi schemi metrici in rima e ritmo, tessono le lodi e descrivono i meriti del trapassato. Ogni epigrafe è corredata da una breve descrizione della struttura architettonica, proposta in una fotografia in bianco e nero, per poterne vedere le raffinate decorazioni, i vari stemmi gentilizi e l'attuale stato di conservazione. Imprescindibile ausilio per uno studio incrociato o di natura prosopografica sono gli indici dei nomi dei defunti e di loro eventuali parenti menzionati, in italiano e in ebraico, in quella che è stata felicemente definita da Luisella Mortara una Anagrafe incisa nella pietra. A conclusione del volume, Lidia Busetti offre un interessante approfondimento di natura biografica, rintracciando, attraverso numerose fonti documentarie edite, una grande quantità di informazioni circa la vita e i mestieri degli ebrei coneglianesi defunti e ivi ricordati nelle loro pietre sepolcrali. Il testo è alternato a varie sezioni fotografiche che arricchiscono una piacevole lettura. Dopo le parti introduttive, seguono alcune splendide fotografie di Conegliano e del suo cimitero, opera di fotografi professionali, mentre dopo i testi degli epitaffi, il lettore può vedere l'apparato fotografico di tutte le stele funerarie. Con testi ebraici