Subpersonalità e crescita dell'io
Borla
Roma, 2000; br., pp. 520, cm 12,5x21.
(Studi e Ricerche).
collana: Studi e Ricerche
ISBN: 88-263-1346-6
- EAN13: 9788826313467
Testo in:
Peso: 1.42 kg
È esperienza comune rendersi conto che la nostra mente, lungi dall'essere un'istanza unitaria, funziona per sottosistemi o parti. La letteratura moderna, con Dostoevskij, Pirandello, Kafka, ci ha abituato a riconoscere la moltitudine dei personaggi interiori. Psicologi, filosofi, neuroscienziati, mistici e ricercatori, sia pure con sfumature diverse, concordano sulla visione del nostro pluralismo interno. Si parla a questo proposito di società della mente, di mente modulare, di sottosistemi, di livelli evolutivi compresenti, di processi in parallelo, di pluralità degli io ecc. La pratica clinica contemporanea dispone di molte tecniche dirette a riconoscere e trattare con queste parti. La PNL (programmazione neurolinguistica) è tipicamente un modello per parti: molte delle sue tecniche presuppongono la possibilità di distinguere istanze diverse all'interno della nostra mente, con le quali dialogare, trattare, negoziare. La PNL umanistica, ispirandosi alla psicosintesi, dispone di una mappa delle subpersonalità più comuni: depresso, masochista, ossessivo, orale, schizoide, istrionico, paranoide ecc. Le subpersonalità sono personalità minori: esse agiscono come partiti o movimenti politici, che concorrono, con metodo non proprio democratico, a definire la linea politica seguita dalla persona. Riconoscerle al proprio interno e di-sidentificarsi da esse è un passo indispensabile per liberarsi dal loro condizionamento e per favorire il percorso di crescita personale. Far evolvere le subpersonalità, fino a trasformarle in stili al servizio dell'io, mobilita il processo creativo e lo sviluppo di fondamentali risorse.