Quale forma di governo per l'Italia
Modena, 2023; br., pp. 80, cm 12,5x21.
(Piccole Conferenze).
collana: Piccole Conferenze
ISBN: 88-7000-990-4
- EAN13: 9788870009903
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.15 kg
La revisione della forma di governo è stata in Italia al centro della ideologia della "grande riforma costituzionale", discutibile in sé e incapace di produrre risultati positivi. L'instabilità dei governi è stata attribuita alla Costituzione e non alla crisi di un sistema di partiti molteplici e distaccati dalla società. In realtà le riforme più necessarie, conseguibili in larga parte anche sul terreno legislativo e regolamentare, riguardano ruolo dei partiti, rivalutazione della rappresentanza e rilancio della partecipazione popolare. La proposta del presidenzialismo appare il frutto di una narrazione in contrasto con la realtà, che ha visto il progressivo rafforzamento del Governo e del Presidente del Consiglio e il suo predominio nei confronti di un Parlamento debole e subordinato. La debolezza dei governi è stata quindi non istituzionale ma politica, dovuta a coalizioni di maggioranza eterogenee. L'idea che l'elezione popolare del vertice dell'esecutivo possa determinare stabilità e maggiore partecipazione è lontana dal vero. La crisi dei modelli presidenziale e semipresidenziale ha convinto il Governo a proporre un Premierato elettivo inesistente nel mondo democratico e che determinerebbe un netto squilibrio tra i poteri. La migliore soluzione è rappresentata dalla razionalizzazione della forma di governo parlamentare mediante revisioni costituzionali puntuali che ne garantirebbero un funzionamento migliore e equilibrato.