Affamare il cancro. Come sono sopravvissuta a due tumori aggressivi utilizzando cure mediche che il sistema non ha interesse a divulgare
Vallardi A.
Traduzione di Nappo G.
Milano, 2022; br., pp. 384, cm 14x20.
collana: Salute
ISBN: 88-5505-219-5
- EAN13: 9788855052191
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Jane è un'appassionata di vela, una sportiva, uno spirito libero e volitivo. Eppure sente che qualcosa non va, anche se i primi consulti medici le fanno credere negligentemente il contrario. Poi la diagnosi arriva: cancro alla cervice uterina. Jane ha solo 30 anni e combatte come un leone per sopravvivere. Ce la fa, ma solo cinque anni dopo, a un passo dal coronamento di un grande amore, inizia a tossire sangue. Lei non ha dubbi: il tumore è tornato, più forte di prima, come spesso accade dopo una terapia chemioterapica. Sono gli anni Novanta e le terapie anticancro sono devastanti e, soprattutto, raramente definitive. Eppure Jane è decisa questa volta a prendere in mano il proprio piano terapeutico, sfidando i protocolli, il percorso obbligato dell'oncologia e della chirurgia tradizionali. Studiando giorno e notte fa delle scoperte sorprendenti: che un antinfiammatorio semplice ed economico come l'aspirina può limitare l'infiammazione dopo un intervento chirurgico, aiutando il suo sistema immunitario e fungendo allo stesso tempo da antitumorale. Che la vitamina C ad alto dosaggio in endovena è una sua alleata perché affoga le cellule tumorali nell'ossigeno, mentre assumere vitamina C per bocca può aiutare il nemico. Che curare il nostro microbiota non serve soltanto a prevenire i tumori, ma anche a tenerli a bada. Questo non è che l'inizio di un viaggio incredibile in cui scienza, ricerca e pensiero controcorrente la portano a vincere non solo la sua guerra contro la malattia ma anche contro un'industria farmaceutica che ignora per ragioni di profitto i potenti effetti antitumorali di molti medicinali comuni. Attraverso un approccio rigoroso e scientifico, l'autrice offre la propria esperienza di scienziata e di sopravvissuta, illustrando minuziosamente le vie dell'integrazione tra la medicina tradizionale e quella non convenzionale, fatta di farmaci «off-label», cure alternative e un'alimentazione che taglia i viveri alle cellule tumorali.