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Il cinema saggistico di Ansano Giannarelli

Lindau

Torino, 2017; br., pp. 256, ill. b/n, cm 14x21.
(Saggi).

collana: Saggi

ISBN: 88-6708-663-4 - EAN13: 9788867086634

Soggetto: Cinema

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.6 kg


Sulla scorta della tradizione letteraria, risalente a Montaigne, la forma saggio richiede anche nel film il radicale mettersi in gioco dell'autore, l'auto-riflessività del linguaggio, l'attraversamento dei generi, l'interpellazione dello spettatore, nel tentativo di restituire sullo schermo il processo, talvolta accidentato, quasi mai lineare, del pensiero. Sono i tratti di una identità che è possibile scoprire nell'opera di Ansano Giannarelli (1933-2011), regista e intellettuale piuttosto anomalo nel panorama italiano: prima in forma embrionale (fin dal suo esordio, nel 1960, con il corto 16 Ottobre 1943), poi in forma pienamente consapevole nei suoi lavori più importanti, Sierra Maestra (1969) e Non ho tempo (1972), notevoli e originali esempi di film-saggio, che si collegano alle più innovative esperienze cinematografiche internazionali degli stessi anni. È proprio usando questa chiave di lettura che il libro intende proporre una riconsiderazione critica del lavoro di Giannarelli, per sottrarlo alla frettolosa rubricazione di cineasta legato alla stagione del '68 (inevitabilmente datato?), e restituirgli tutta l'attualità di una tensione intellettuale, politica e personale volta a sovvertire i linguaggi consolidati, sperimentando forme di cinema inedite e originali.

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