Pensieri sulla Pittura nella Traduzione di Josè Nicolas de Azara (1780)
Aesthetica Edizioni
A cura di Cometa M.
Palermo, 1996; br., pp. 92, cm 15x21.
ISBN: 88-7726-038-6
- EAN13: 9788877260383
Soggetto: Pittura,Ristampe anastatiche, Epistolari,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Nessun Luogo
Testo in:
Peso: 0.16 kg
Anton Raphael Mengs (1728-1779), grande pittore e scrittore d'arte, tedesco di nascita ma romano di adozione, è uno dei massimi rappresentanti della cultura artistica del Settecento. E i suoi Pensieri sulla Bellezza e sul Gusto nella Pittura, scritti nel 1762 a Roma in stretto contatto col magistero dell'amico Winckelmann, sono uno dei testi capitali del Neoclassicismo. Questo piccolo libretto infatti ebbe subito un enorme successo in tutta Europa e procurò all'autore la singolare fama di «pittore filosofo». In realtà Mengs era alieno da ambizioni filosofiche, ma il suo saggio colmava un vuoto che dopo Winckelmann sembrava intollerabile: quello di una attuale e militante teoria della pittura. Riproponendo l'annoso confronto fra antico e moderno alla luce dell'ideale neoclassico di bellezza, Mengs tratteggiò un'estetica "moderna" della pittura elaborata a partire dalla rivisitazione delle opere dei grandi pittori - segnatamente Raffaello, Correggio e Tiziano - in una sorta di lezione accademica per il pittore dell'avvenire. Estetica, sistematica storica e taglio didattico fecero dei Pensieri di Mengs un testo esemplare, e che ancor oggi costituisce (insieme ai Pensieri sull'Imitazione di Winckelmann, il Saggio sopra la Bellezza di Spalletti, e La Bellezza Ideale di Arteaga, pubblicati nella presente collana) una chiave essenziale di comprensione dell'epoca neoclassica. La presente edizione ripropone la traduzione italiana pubblicata nel 1780 dal cavalier José Nicolas de Azara, amico ed esecutore testamentario di Mengs, una traduzione che s'impose nella comunità scientifica ed esercitò un'influenza di gran lunga più significativa del raro originale tedesco. Correda il volume un ampio apparato esegetico, critico e bibliografico curato da Michele Cometa.