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Il teatro futurista in teoria

Giardini

Ghezzano, 2006; br., pp. 148, 14 ill. b/n, cm 17,5x25,5.
(Biblioteca Rivista di letteratura ital.).
(Biblioteca Rivista di Letteratura Ital).

collana: Biblioteca Rivista di letteratura ital.

ISBN: 88-427-1462-3 - EAN13: 9788842714620

Soggetto: Architettura e Arte Civile,Cinema,Teatro

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.55 kg


Indagare gli apporti forniti dal Futurismo nel settore teatrale significa dare un contributo alla storia delle idee, delle teorie letterarie e delle dichiarazioni di poetica di questo movimento d'avanguardia che, nato nel 1909, concluse la sua parabola evolutiva solo nel 1944 con la morte di Marinetti, il suo fondatore. In questo lungo arco di tempo l'anno 1920, momento di rottura dell'alleanza con il Fascismo, rappresenta un significativo spartiacque: profonde differenze intercorrono tra i due periodi, il primo segnato da una vera e propria rivoluzione etico-estetica, il secondo connotato da un ridimensionamento delle istanze propulsive e da un 'ritorno all'ordine'. Il teatro, considerato il settore artistico dotato di una più immediata e diretta capacità di presa sul pubblico, è lo specchio fedele di questo lungo percorso: un percorso di cui in questo volume vengono presi in considerazione, accanto alle posizioni di Marinetti, gli scritti teorici delle voci meno centrali del gruppo, emerse in gran parte negli anni Venti. Esse furono portatrici di istanze che approfondivano, talora modificandole, le posizioni iniziali, in sintonia con la mutata concezione estetica generale. Inoltre, l'Autrice concentra il suo interesse sullo studio delle premesse ideologiche e programmatiche di tutta l'azione scenica, per cercare di comprenderne le leggi interne e la portata normativa: esamina quindi una ricca serie di proclami, manifesti e scritti di natura teorica, comparsi in riviste e volantini, a cui compete la riforma del settore teatrale e la rifondazione della sua normativa di riferimento. Lo studio di testi diversi mostra la natura pluralista di questo movimento riguardo a particolari linee tematiche teatrali, quali la figura dell'attore o il ruolo del pubblico nello spettacolo, a cui si cerca di dare risalto. Particolare attenzione viene infine rivolta ai rapporti tra il teatro, da un lato, la letteratura, l'architettura e le arti plastiche dall'altro, soprattutto in merito alle posizioni teoriche degli autori considerati, che spesso trasferivano le loro ricerche da un settore all'altro, potenziandone la portata.

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