Patire le beatitudini
Edizioni La Meridiana
Molfetta, 2010; br., pp. 296, cm 12,5x21.
(Paginealtre).
collana: Paginealtre
ISBN: 88-6153-118-0
- EAN13: 9788861531185
Testo in:
Peso: 0.363 kg
Le beatitudini sono l'attestazione che la realtà, così come essa è, può diventare un luogo e un modo di felicità. Sono la sfida in base alla quale si può credere che non c'è niente altro che possa rendere felici se non quello che si è e ciò che la vita ci permette di essere. Le beatitudini sono la negazione assoluta di ogni spiritualità narcisistica e prometeica, l'antidoto divino ad ogni spiritualità da maratoneti, da superuomini o supersanti. Le beatitudini sono una scuola di felicità. Ciò che nella tradizione antica è appannaggio esclusivo degli dei, attraverso lo sguardo di Gesù viene condiviso con tutti gli uomini che sanno vivere in modo nuovo. Il problema è che, sospinti da stimoli e sollecitazioni, ciascuno cerca di cambiare il proprio stato di vita e le situazioni in cui vive in qualcosa di diverso. Invece, le beatitudini invitano ad accogliere quello che siamo con gratitudine e con profonda soddisfazione: aderire a ciò che siamo per rimanere integri e intatti in ciò che si è. Si tratta di rifiutare l'illusione che la vita possa assumere il suo senso pieno e il suo valore autentico solo per l'intervento di qualcosa di estraneo a se stessi. Le Beatitudini non sono la porta di ingresso per l'alienazione che proietta i propri bisogni in un futuro utopico in cui si sublimano le proprie frustrazioni, bensì è l'accoglienza coraggiosa di quel poco su cui il molto potrà crescere naturalmente e gradatamente. "Beato te perché sei quello che sei".