Il ritratto e l'assenza
Mimesis Edizioni
Sesto San Giovanni, 2019; br., pp. 112, ill.
(Eterotopie).
collana: Eterotopie
ISBN: 88-575-5247-0
- EAN13: 9788857552477
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.91 kg
Le trame dell'immaginario che si dispiegano all'indomani della Rivoluzione francese approdano alla cultura dell'Ottocento alimentando delle narrazioni ampiamente consegnate alla pulsionalità e al perturbante. Privilegiando casi paradigmatici, il volume traccia dei percorsi di senso intorno ad alcune delle più significative declinazioni di questo orizzonte, ponendo al centro la dialettica cruciale tra parola e immagine e la nozione di ekphrasis. Nel corso del XIX secolo Jules Barbey d'Aurevilly appare fra i più originali interpreti di questa sensibilità, che trova una singolare esplicitazione nel motivo del ritratto dipinto. Quest'ultimo, configurandosi inizialmente come il teatro della memoria deputato a far rivivere il passato, si connota progressivamente come un oggetto soglia che assurge a immagine dell'invisibile, polarizzando intorno a sé una vera e propria isotopia del sovrannaturale. Dal ritratto dipinto alla fotografia, una delle formulazioni più estreme del rapporto tra parola e immagine si realizza nella contemporaneità con i ritratti fantasma di Sophie Calle, per approdare con Patrick Modiano a una scrittura che si compie nell'assenza, dissolvendo la figurabilità nelle parole.