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Visioni Urbane Contemporanee. Cantieri d'Arte

Gangemi Editore

Viterbo, LIBRERIA DEL TEATRO.
Roma, 2009; br., pp. 96, ill. col., cm 17,5x24,5.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).

collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica

ISBN: 88-492-1744-7 - EAN13: 9788849217445

Soggetto: Design,Saggi (Arte o Architettura),Urbanistica e Viabilità

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Lazio

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.334 kg


Il volume Visioni Urbane Contemporanee, Cantieri d'Arte, documenta il lavoro di un gruppo di giovani curatori e ricercatori, che hanno impiegato per i loro lavori i diversi strumenti della cultura contemporanea realizzando workshop, videoprogram, poster, installazioni e molto altro. Cantieri d'Arte ha messo in moto meccanismi di collaborazione pubblici (istituzionali) e privati capaci di garantire, al territorio della Tuscia un intervento permanente di valorizzazione Questo volume raccoglie non solo le esperienze realizzate in diversi luoghi di Viterbo ma presenta inediti progetti editoriali, Visioni, appositamente realizzati per questa pubblicazione. Le interviste ai singoli artisti ne chiariscono, infine, l'approccio e l'intenzionalità del lavoro dandone ai lettori un valido strumento di interpretazione. La forza dell'arte sta nello sviluppare "rappresentazioni innovative che sfuggono all'interpretazione politica" senza mai commettere l'errore di sostituirsi alla politica e mantenere un'autonomia relativa del suo campo specifico in relazione dialettica con altri campi e discipline. Ciò sta a significare che "l'arte resta politica solo e solo se non si alieni totalmente in questa, solo e solo se resti arte.
Altrimenti, l'arte non è più tale, ma non è nemmeno politica, ma solo ideologia, ossia falsa coscienza della politica". Solo allora, quando è assolutamente libera e senza strutture che la governano, ha la forza di incrementare il potenziale progettuale della società e quindi, anche, dell'architettura e dell'urbanistica della città. L'arte pubblica infatti è uno strumento essenziale di "riscrittura e rimodellazione dello spazio urbano", in grado, come dice AngeloTrimarco, di stabilire "relazioni, feconde emobili, con chi vi abita e, abitandovi, ne vive e patisce le lacerazioni [...]" capace, insomma, di produrre "dei risultati in termini di un progressivo, efficace coinvolgimento dell'intera realtà urbana in un progetto ambizioso e capace di mobilitare le energie locali".
Cantieri d'Arte si propone in questo senso di essere un laboratorio entro il quale possa esserci uno scambio di idee, un laboratorio capace di proporre, lasciando liberi gli artisti di rilanciare. Una sorta di work in progress che opera per frammentazione, quasi per mitosi, generando progetti capaci di produrne altri e questi altri, altri ancora in modo del tutto spontaneo.

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