Il gabbiano e il pescatore
Michele Bussoni
Di Carlo Edizioni
Reggio Emilia, 2022; br., pp. 172, cm 15,5x23.
(Pegaso).
collana: Pegaso
EAN13: 9791281201255
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.32 kg
Chiudete gli occhi e provate a immaginare quanto: ll fumo dinverno a Svolvær era indefinibile. Sbucava dalle ombre del buio mattutino in sbuffi caldi, tra i tetti dei ristoranti e dei market, miscelandosi alle nebbie marine tra molti silenzi e pochi gracchi di uccelli.
Così nasce laffascinate e coinvolgente romanzo che mi accingo ad argomentare, tra i fiumi dinverno e sbuffi caldi e descrizioni minuziose di geografie e di contestualizzazioni narrative, così ben definite e qualificate, che sembrano quasi far da sceneggiatura e coreografia alla narrazione stessa.
Si inizia a leggere questo romanzo e, in parallelo, giunge con naturalezza un effetto raro e straordinariamente filmico, accompagnato nei primi minuti da una voce narrante di un demiurgo letterario, la quale ritornerà, con veemenza elegante e conclusione risolutiva, alla fine del libro.
È un tuffo in un registro narrativo emozionante e coinvolgente, in grado di creare, fin da subito, un collegamento empatico o, per meglio dire, una sorta di simbiosi naturale con il lettore: Fece le scale e arrivò fino alla riva, immergendosi lentamente per non scivolare sui sassi viscosi e umidi di alghe. Prese il ragazzino e lo trascinò fuori, tenendogli il più possibile la testa oltre la superficie.
Il protagonista si confronta con lambiente circostante, con i sentimenti, con immagini semplici, ma allo stesso tempo potenti, come quella di un battito dala spezzata di un gabbiano ferito, che tanto mi ricorda i dialoghi del vecchio e stanco pescatore Santiago (nel Il vecchio e il mare di E. Hemingway), che accompagnano, coerentemente, il processo di introspezione e di costruzione della psicologia dei personaggi fino alla fine in cui, il lettore, al momento del The end conclusivo, per utilizzare una metafora cinematografica, avrà voglia di riavvolgere il nastro e di riguardarlo daccapo.
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