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Manutenzione urbana. Strategia per la sostenibilità della città

Alinea Editrice

Firenze, 2004; br., pp. 192, cm 12x21.
(Il Processo Edilizio. 25).

collana: Il Processo Edilizio

ISBN: 88-8125-829-3 - EAN13: 9788881258291

Soggetto: Urbanistica e Viabilità

Periodo: Nessun Periodo

Luoghi: Nessun Luogo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.36 kg


La cura e la manutenzione della città rappresentano la grande sfida del presente e del prossimo futuro. In questo terzo millennio, la sfida è fra due opposte tendenze. La prima è quella di ignorare la crescente domanda di qualità urbana e di continuare ad operare come se le risorse (acqua, suolo ecc.) fossero infinite (così come si continua a fare con lo sviluppo urbano), ma le conseguenze sarebbero tragiche. Ci sì può illudere che le nuove costruzioni o le grandi opere ridiano fiato all'economia edilizia ma è solo un'illusione, perché se anche ciò avvenisse comporterebbe pur sempre un aumento di entropia. un aumento di degrado. un'ulteriore devastazione del paesaggio e del territorio, un'ulteriore perdita di risorse. L'altra tendenza è quella di accogliere questa domanda di qualità urbana e di considerare, appunto, le risorse finite o in fase di esaurimento. Come c'è (o ci sarebbe dovuto essere) un limite all'espansione urbana così anche le risorse non possono essere considerate illimitate. Ragioniamo su questa. ormai ovvia, constatazione e proviamo a considerare la città come risorsa: ma più in generale proviamo a ribaltare il ragionamento: consideriamo la positività del limite. Proviamo, come facevano gli antichi Greci, a rispettare il limite, e consideriamo che la sacralità della natura è tale da sottomettere e far soccombere l'uomo. Proviamo perciò a ripensare il rapporto dell'uomo con le risorse naturali e ambientali in senso lato (drammaticamente scarse) e il ruolo che la tecnologia, vista come strumento di modificazione-controllo della natura da pane dell'uomo, può e deve svolgere in questo rapporto. Proviamo, ;tlYinterno della società proiettata verso uno spreco insensato e un consumismo sempre più esasperato, a costruire un rapporto ecologico più corretto con la città e l'ambiente naturale.

MICHELE DI SIVO, architetto, è Professore Associato in Tecnologia dell'Architettura presso il dipartimento di Tecnologie per l'Ambiente Costruito. Insegna alla Facoltà di Architettura dell'Università degli Studi "Gabriele D'Annunzio" di Chieti. È direttore del Master di primo Livello "Giovanni Ferracuti" Building manager: Progettazione e gestione della manutenzione e della sicurezza istituito presso la Facoltà di Architettura di Pescara.
Autore e coordinatore di ricerche sulla politica tecnica in Italia, sulla cultura manutentiva e della sicurezza del progetto e sui temi dell'innovazione tecnologica dei materiali da costruzione. Svolge attività professionale nel settore della progettazione architettonica, della manutenzione programmata e della sicurezza dell'ambiente costruito.
Tra le numerose pubblicazioni si segnalano: Normativa e tipologia dell'abitazione popolare (1981); Guida alla progettazione senza barriere (1989); Norme & Mercato (1990), lI progetto di manutenzione (1992): La parete e la finestra (1997): Legno naturale (l999): Facciate di pietra (1993): Facciate continue e ventilate in lapideo (2000), Progettare la sicurezza. Durata e manutenzione dei paramenti in pietra (2001): Durata e manutenzione delle case in terra (2001): La durata e la manutenzione degli involucri di vetro (2(5)3): Manutenzione e Sicurezza del Territorio (2004): L'Atlante della pietra (2004).

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