Geografia e architettura
Aiòn Edizioni
Firenze, 2023; br., pp. 128, ill. b/n, cm 16x24.
(Theoria).
collana: Theoria
EAN13: 9791280723222
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
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Nelle città del nostro tempo, quel felice rapporto tra le forme dellarchitettura e le forme del sostrato orografico su cui si costruiva la bellezza della città antica non è più ricercato: le tecniche permettono di modificare la forma del suolo assumendo la tabula rasa come condizione favorevole al disporsi della forma architettonica che diventa autoreferenziale. La ricerca delle forme proprie della città contemporanea e della loro continuità con il mondo, deve ripartire dai suoi fondamenti insediativi, cioè dal rapporto che le forme dellarchitettura devono stabilire con le forme della Terra, assumendo lordine della geografia, come struttura soggiacente, per ritrovare parte del significato e dellidentità perdute. Il territorio può, allora, tornare ad essere considerato come ambito specifico del progetto di architettura stabilendo nuove e più chiare relazioni tra forme capaci di esprimere, attraverso risonanze allusive, una salda relazione allinterno di un processo storico aperto, accogliendo linvito del mondo in cui vanno a collocarsi. Il progetto, considerato come modificazione di ciò che gli preesiste, è coerente con la cultura del nostro tempo non più incline a radicali ri-fondazioni ma a trasformazioni: la ricerca di continuità con i luoghi e con le culture presuppone una postura conoscitiva e modificativa, capace di riconoscere il valore del passato, cioè della tradizione insediativa e abitativa come possibilità per il presente, come una virtualità che può inverarsi attraverso il progetto. Questo libro intende quindi offrire un contributo alla comprensione del valore della relazione tra geografia e architettura nella costruzione della città e del territorio, sviluppando una riflessione sulla modificazione come strumento concettuale per affrontare alcuni temi critici della contemporaneità, come la riforma della città e dei suoi spazi pubblici, la messa in sicurezza della città appenninica e delle città fragili, la forma del limite tra città e natura, la relazione tra città e porto, usando la sperimentazione progettuale come strumento di indagine applicato alla città contemporanea e al suo rapporto con la natura.