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Pisa. Officina dei primitivi

Edizioni della Normale Superiore di Pisa

Pisa, 2004; br., pp. XX-332.
(Pubblicazioni della classe di lett. fil. 33).
(Pubblicazioni della classe di lett. fil. 33).

collana: Pubblicazioni della classe di lett. fil

ISBN: 88-7642-133-5 - EAN13: 9788876421334

Soggetto: Città,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo

Luoghi: Toscana

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.59 kg


Il complesso fenomeno della riscoperta dell'arte medievale trova in Pisa uno dei punti obbligati di passaggio. Si tratta di un capitolo significativo della 'fortuna dei primitivi', una via civica al recupero del medioevo, motivo d'orgoglio per le città e per le famiglie patrizie che trovano nell'età di mezzo la memoria di un passato glorioso, di una tradizione secolare e lo specchio della nobiltà presente. Lo studio viene condotto sul doppio filo della ricerca bibliografico-archivistica e dell'indagine sul territorio, attraverso restauri e distruzioni delle opere, vicende collezionistiche, letteratura erudita e notazioni dei viaggiatori, per ricostruire la storia del lento ma inesorabile recupero del medioevo pisano, che passa attraverso la custodia di epigrafi e monumenti, il ritrovamento di codici e documenti (senza temere, in nome della 'gloria Pisanorum', di fabbricare falsi).

Il volume ricostruisce le vicende di questa rivalutazione ante litteram del medioevo, il percorso compiuto dalla comunità pisana per conservare e valorizzare i monumenti di un'età per molti lontana, per tanti negletta, per alcuni da aborrire. Le tappe di questo cammino si snodano dal Cinquecento alla metà del Settecento, passando per le azioni di privati cittadini volte al recupero di testimonianze, anche di famiglia, legate al tempo della Repubblica; per la volontà del clero, della nobiltà e del popolo di tutelare il patrimonio artistico sopravvissuto; per l'attenzione degli eruditi nella conoscenza e divulgazione dei monumenti medievali pisani; per le indagini degli studiosi forestieri, intenti a descrivere antichità vere e presunte, oggetti e iscrizioni medievali, mirabilia da Wunderkammer. Il prodotto corale di questa attività è un quadro attento e ampio delle vicende, anche artistiche, del medioevo pisano che costituisce un'anticipazione a favore di chi, come Della Valle e Lanzi, di lì a poco getterà nuova luce sulla storia dell'arte italiana. La Pisa 'Atene delle arti risorgenti' affonda le radici nella pietas dei suoi cittadini. Con le reliquie che i Pisani avevano saputo salvare del loro passato, con le memorie che in altre città, italiane e straniere, si sapranno conservare e valorizzare di quell'età, si scriverà una pagina importante della cultura europea: la riscoperta della storia e dell'arte del Medioevo.

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