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A duello! Pluralismo (giuridico) e conflitto in Max Weber

Quodlibet

Macerata, 2024; br., pp. 240, cm 14x22.
(Ius. Ricerche).

collana: Ius. Ricerche

ISBN: 88-229-2273-5 - EAN13: 9788822922731

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.26 kg


«Potrebbe affascinare uno psicanalista». Questa l'icastica - e in molti sensi azzeccatissima - indicazione vergata da Llewellyn nella recensione alla Sociologia del diritto di Max Weber. Si tratta di un testo ingarbugliato e complicato, altalenante tra considerazioni generalissime e meticolose ricostruzioni di dettagli, dalla storia quasi romanzesca - manoscritto rimasto in bozza, assemblato con molta "libertà" dai curatori e pubblicato dopo la morte dell'autore - e dalla ricezione tanto diffusa quanto schizofrenica; uno dei Weber fintamente più noti, a cui spesso ci si è approcciati estraendo da quell'intrico i passaggi più assertivi e meno perturbanti, e relegando nel contempo il resto a svista e guazzabuglio. Questo scritto, invece, si struttura come un corpo a corpo con il Diritto di Weber, ora finalmente disponibile in edizione filologicamente accurata. Intrecciando un piano esegetico e uno più marcatamente contenutistico, emerge un Weber sensibilmente più complicato, distante da alcune semplificazioni manualistiche; un Weber che proprio in virtù di questa complessità riguadagna un posto nel dibattito (anche contemporaneo) su natura, ruoli e funzioni del diritto. Il romanzo del Diritto racconta di un campo sociale che appare come il sovrapporsi, l'intersecarsi e l'affiancarsi di ordinamenti - abitudinari, convenzionali o giuridici - diversi e non collimanti: una babele di gruppi, associazioni, unioni, istituzioni, cerchie, in cui costumi, convenzioni e diritti si influenzano e si scontrano, si adattano e si modificano, si contrappongono e si concedono tregue. In questo quadro il diritto si mostra come tecnica polivalente, ricca di competenze: può essere strumento di imposizione e metodo di organizzazione, arma di lotta e comando come pure strumento di selezione e ritaglio. La tesi di fondo è presto detta: dipingere un Weber diagnosticamente pluralista (giuridico) e normativamente positivista (giuridico); sensibile a e consonante con le ricostruzioni più avanzate del pluralismo giuridico e però politicamente - e con ottimi argomenti - schierato sul fronte del diritto razionale e formale egemonizzato dallo Stato.

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