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Frank Capra non era un mafioso

Cavallo di Ferro

Traduzione di Di Pasquale D.
Roma, 2009; br., pp. 240, cm 14x21.

ISBN: 88-7907-060-6 - EAN13: 9788879070607

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.23 kg


A Bisacquino, un luogo sperduto nelle montagne siciliane, sono nati due uomini che, ognuno a suo modo, hanno segnato la storia del Novecento: Frank "Francesco" Capra e don Vito Cascio Ferro. Il primo ha inventato il cinema che ha tatto sognare e commuovere intere generazioni, "un'ispirazione per chi crede nel Sogno americano" disse di lui John Ford; il secondo è il fondatore di Cosa Nostra, colui che inventò il sistema delle estorsioni (u'pizzu) e che collegò la Mano nera americana alla Mafia siciliana. I loro destini si incrociarono casualmente quando a Frank Capra, giovane immigrato squattrinato, la Mafia propose una vantaggiosa collaborazione. Negli stessi anni, a New York, ci fu un altro grande italiano minacciato dalla criminalità italoamericana: Enrico Caruso, il più grande tenore di tutti i tempi, l'uomo che dalla Mafia venne protetto e salvato dall'italiano più coraggioso e incorruttibile dell'epoca: il poliziotto Joe Petrosino, che contro il crimine organizzato si batterà senza paura fino alla morte. Le vite di questi quattro italiani, personaggi famosi della Storia, si intersecano sullo sfondo della società americana di quegli anni, dove sogno e orrore si scontrarono a tal punto da ispirare valanghe di letteratura e di grande cinema.

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