Scarabocchi senza fissa dimora
Roma, 15 dicembre 2006 - 7 gennaio 2007.
A cura di A. Nicosia e Ingrassia G.
Roma, 2006; cartonato, pp. 113, ill. col., cm 15x22.
(Arti Visive, Architettura e Urbanistica).
collana: Arti Visive, Architettura e Urbanistica
ISBN: 88-492-1158-9
- EAN13: 9788849211580
Soggetto: Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Collezioni,Fumetti,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.416 kg
"Non saprei dire quando sia apparsa per la prima volta nel mio cervello la parola Boopismo, né saprei dire con quale valore si sia manifestata. Il Boopismo, pur appartenendo a pieno titolo alla categoria delle avanguardie storiche del Novecento, non è mai stato delimitato come movimento artistico, nessuno è riuscito a stabilirne i confini. Più che un movimento artistico si può considerare un virus che ha fulminato per un attimo gli artisti per poi autoincenerirsi, seminando tracce che hanno la consistenza dei miraggi. Non è stato facile inseguire le tracce di questo movimento artistico, anche perché, dai rapporti catalogati, emerge chiaramente che il Boopismo ha contagiato non solo il mondo della pittura, ma anche quello dello spettacolo. L'unica certezza è che tutto discende dalla sua musa ispiratrice: Betty Boop. Musa frizzante più che inquietante, elettrizzante più che ammorbante, ammaliante più che petulante. I materiali proposti in questo catalogo sono una sorta di inventario delle tracce che il Boopismo ha seminato nel corso di questo secolo: quadri, illustrazioni, manifesti cinematografici, copertine di partiture musicali. Non manca l'unica testimonianza bibliografica, il volume intitolato "Il Boopismo e la maschera" questo a fronte di un'ampia bibliografia di cui sono rimasti solo i titoli, mentre i libri si sono dissolti nei bagliori di una biblioteca immaginaria.