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Il messaggio dalla camera oscura

AdArte

Torino, 2006; ril., pp. 444, ill. b/n e col., tavv., cm 24,5x34,5.

Altre edizioni disponibili: English Edition (ISBN: 88-89082-03-8).

ISBN: 88-89082-02-X - EAN13: 9788889082027

Soggetto: Collezioni,Fotografia,Pittura

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 3.42 kg


Il «Musée imaginaire» della fotografia di Carlo Mollino un libro «cult» per gli appassionati di fotografia.
Viene celebrato quest'anno il centenario della nascita (caduto in realtà nel 2005), di Carlo Mollino, architetto, designer, fotografo, scrittore, ma anche pilota di aerei e di auto da corsa nonché provetto sciatore, una delle personalità più geniali e singolari, e uno degli artisti più completi, del XX secolo.
In questa occasione la casa editrice AdArte di Torino presenta la riedizione di un libro «cult» per gli appassionati di fotografia, Il messaggio dalla camera oscura, edito nel 1949 e ormai introvabile, l'unico, e assai colto, testo in cui Mollino esprime le sue posizioni sulla fotografia: attraverso 323 opere di 132 fotografi (da Avedon, Brassaï e Blumenfeld a Moholy-Nagy, lo stesso Mollino, Eugene Smith, Stieglitz e Steichen) e di 9 grandi pittori (da Ingres a Picasso), egli traccia una storia della fotografia e dell'evoluzione del gusto nel tempo, evidenziando con specifici capitoli il lavoro di alcuni fotografi (Nadar e Hill, Atget, Alvarez Bravo e Man Ray) e realizzando così un suo personale «Musée imaginaire» della fotografia.

Altrettante pagine Mollino dedica alla spiegazione del «messaggio» d'arte che il fotografo offre al suo pubblico con la realizzazione della copia fotografica che nella «camera oscura» viene stampata, ritoccata, ritagliata, portata con ogni mezzo - per Mollino tutti legittimi - a coincidere con il preciso desiderio espressivo dell'artista. Per sublimare l'immagine e farne un proprio messaggio è necessario, secondo Mollino, saper distinguere tra «bello» e arte, essere autori di «trasfigurazioni soggettive», conoscere e dominare la tecnica fotografica a cui egli introduce con una decina di capitoli del suo libro.

Si tratta, oltre che del più importante contributo dato nella prima metà del Novecento all'accettazione della fotografia tra le arti «maggiori» (riconoscimento tutt'altro che scontato in un'epoca in cui la fotografia era considerata opera meccanica e illimitatamente riproducibile), di un testo fondamentale per la storia della fotografia in generale e in particolare per la comprensione del percorso di Mollino.

Il libro viene ora riproposto nell'edizione di pregio, disegnata dallo stesso Mollino, che conta 448 pagine, realizzata in elegante veste grafica ed in grande formato (con le tavole a colori applicate a mano su cartoncini). È disponibile anche un'edizione in lingua inglese, ed è la prima volta che il testo di Mollino viene tradotto.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci