Briganti del Piemonte
Newton Compton Editori
Ponte Galeria, 2007; ril., pp. 240, cm 16x23.
(Quest'Italia. 351).
collana: Quest'Italia
ISBN: 88-541-0958-4
- EAN13: 9788854109582
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia,Piemonte e Valle d'Aosta,Sardegna
Testo in:
Peso: 0.549 kg
Imboscate, sparatorie, assalti alla diligenza, torture, rapine, omicidi efferati... Non è il selvaggio West ma il selvaggio Piemonte preunitario, dove scorrazzano delinquenti isolati e bande di fuorilegge che non hanno nulla da invidiare, se non la fortuna storiografica, a quelli in azione nel Meridione. Dal crepuscolo del Regno di Sardegna all'arrivo delle baionette francesi, fino alla Restaurazione e agli albori dell'Unità d'Italia, è un susseguirsi di briganti più e meno noti pronti a lavorare di coltello per mettere le mani sul bottino di vittime occasionali. Nessuno sfugge alle attenzioni dei "grassatori", variamente etichettati e strumentalizzati ma combattuti con pari ferocia dalle autorità che si contendono le redini del vecchio Piemonte. Ci sono i tagliagole e gli eroi popolari consacrati dalla leggenda, come Mayno della Spinetta e "il Bersagliere" Pietro Mottino. I mostri di provata crudeltà: dai "Fratelli di Narzole" al sanguinario Francesco Delpero, passando per "La jena di San Giorgio". Sono alcuni dei personaggi di questo libro: una panoramica sul fenomeno ancora sottovalutato del brigantaggio piemontese ricavata confrontando la storiografia ufficiale, sovente datata e parziale, con documenti in larga parte inediti. Senza prescindere dai rimandi al contesto politico, sociale ed economico di un territorio sospeso tra un passato e un futuro parimenti ingombranti.