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Il conto dell'ultima cena. Il cibo, lo spirito e l'umorismo ebraico

Giulio Einaudi Editore

Torino, 2010; br., pp. VI-134, cm 13,5x21.
(Einaudi. Stile Libero Big).

collana: Einaudi. Stile Libero Big

ISBN: 88-06-20035-6 - EAN13: 9788806200350

Soggetto: Società e Tradizioni

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.192 kg


Moni Ovadia se ne va in giro tra Antico Testamento e regole kasher, insegnamenti rabbinici e storielle ebraiche, ricette tipiche e cucina che se la fa con la religione, alla ricerca di un'etica del cibo. D'altra parte Adamo ed Eva erano vegetariani. È solo dopo il diluvio universale che la carne entra a far parte dell'alimentazione dell'uomo. E tutto nasce ancora dalla storia del popolo ebraico. La tradizione ebraica della kasherut indica i cibi che si possono consumare perché conformi alle regole della Torah. Ma oltre questo il cibo ebraico ha prodotto un'enorme mole di storielle, divieti, ricette e prescrizioni che Ovadia cullandoci tra cibi e digiuni, tra falafel, halle, krapfen, e altre leccornie, tra antiche osterie e contaminazioni culinarie, e una musica che accompagna l'ospite a tavola, con l'ironia tipiche dell'ebreo errante.

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