Dante. Modernità e postmodernità
Microinet
Perugia, 2015; br., pp. 120.
(Storia).
collana: Storia
ISBN: 88-905789-8-X
- EAN13: 9788890578984
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Testo in:
Peso: 0.58 kg
Il franco-ginevrino Monnier si conferma anche in questo saggio su Dante un grande scrittore. Il testo è sempre vivace, brillante, coinvolgente. Dante è inserito all'interno di una storia letteraria dell'Europa, il cui primo volume inizia proprio con il nostro poeta. Scrive Monnier: "La Divina Commedia è un'opera d'arte imperitura e l'era moderna, in letteratura, parte da lì", mentre all'Italia riconosce "la missione di aver dissipato le ombre del Medioevo". Nell'Introduzione Prosperi sottolinea come Monnier, che aveva una sorta di culto nei confronti del poeta, abbia mirato a metterne in risalto la modernità, in una sistemazione storiografica in cui sono tematizzate le principali questioni dantesche, a partire dalla figura di Beatrice. Nella Postfazione Priori Friggi, che è anche il curatore del volume, valorizza l'apporto del pensiero filosofico greco in Dante, per poi concentrarsi sulla ricerca di nuovi elementi interpretativi nello spazio che la politica ha nel Fiorentino, arrivando ad ipotizzare che egli avesse "visto" la postmodernità.