Lo scarabocchio al nido. Emozioni e tracce grafiche
Edizioni Junior
Fiorella Monti, Ramona Fava, Barbara Luppi.
Azzano San Paolo, 2005; br., pp. 127, ill., cm 15x21.
(Zero Sei).
collana: Zero Sei
ISBN: 88-8434-256-2
- EAN13: 9788884342560
Testo in:
Peso: 0.24 kg
Le possibilità e le competenze dei bambini nei primi anni di vita sono al centro di questo libro che racconta un'esperienza condotta all'interno di alcuni nidi d'infanzia in provincia di Modena. Il percorso descritto è scaturito da anni di formazione sull'osservazione e da approfondimenti teorici sulle prime tracce grafiche: l'obbiettivo è stato quello di sviluppare ulteriori strumenti per leggere i segnali costituiti dalle prime tracce grafiche, per individuare metodi di lettura e di comprensione della complessità e della ricchezza che caratterizzano ogni bambino. Lo scarabocchio ha "narrato" il passaggio arduo e faticoso dei bambini piccoli dalle sensazioni alle percezioni alle rappresentazioni, il passaggio dalla traccia-contatto ai primi schemi della figura umana. Tali percorsi, o meglio "scalate", necessitano sempre di un ambiente stabile, prevedibile e responsivo, perché le tracce non protette o non viste si disperdono o si disattivano; necessitano sempre di un adulto che segua queste tracce non come risposte ai suoi quesiti sullo sviluppo infantile, ma come segnali da sintonizzare con tutti quelli che il bambino invia, per costruire una narrazione sempre più complessa e coerente della crescita. Osservare i disegni e i comportamenti dei bambini, nel contesto della formazione in asilo nido, può aiutare gli adulti a rendere maggiormente visibili e comprensibili i gesti dei bambini, a inserire i loro segnali in un campo bipersonale, dove l'adulto coglie e amplia lo spunto narrativo che il bambino offre, a seconda della sua età e della sua storia, e dove l'adulto è consapevole che la coloritura e la complessità della trama narrativa dipendono dal suo contributo alla relazione. "Noi vediamo o che gli individui vivono creativamente e trovano che la vita vale la pena di essere vissuta o che non possono vivere in maniera creativa e dubitano del valore di vivere. Questa variabile negli esseri umani è direttamente in rapporto alla qualità e alla quantità di opportunità ambientali all'inizio o nelle prime fasi di vita di ciascun bambino".