Il patrimonio della grande guerra. Commento alla legge 7 marzo 2001 n. 78
Schede fotografiche di Lucio Fabi.
Udine, 2001; br., pp. 208, ill. b/n, cm 14x21.
(Guide Gaspari. 6).
collana: Guide Gaspari.
ISBN: 88-86338-42-2
- EAN13: 9788886338424
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.38 kg
La Grande Guerra ha segnato profondamente il territorio italiano. Lungo le centinaia di chilometri del fronte terrestre - dallo Stelvio al Timavo, dal Grappa al Piave - restano ancora oggi visibili le tracce lasciate dai milioni di uomini che per tre anni e mezzo vi sono vissuti e vi hanno combattuto, come fortezze, trincee, gallerie, camminamenti e sentieri. Ogni paese, ogni città, poi, ha i suoi monumenti, le sue lapidi a ricordo dei caduti. Infine, reperti e cimeli del conflitto sono custoditi in raccolte pubbliche e private, conservati da tante famiglie e tuttora affiorano dai campi di battaglia. Tutte queste "vestigia" della Grande Guerra, finora lasciate all'usura del tempo e al rischio di dispersione, sono protette oggi dalla legge 7 marzo 2001, n. 78, "Tutela del patrimonio storico della prima guerra mondiale" che, riconoscendone il valore storico e culturale, intende conservare e valorizzare questo grande patrimonio per trasmetterlo alle generazioni future. La legge n. 78 è volta a sollecitare più che a vietare, promuovendo e coordinando gli interventi da parte degli enti locali, del volontariato e degli stessi privati: un modello di intervento legislativo di valore paradigmatico per la salvaguardia dei beni culturali "minori". Conservare e valorizzare queste vestigia significa contribuire alla riflessione sull'identità nazionale ed europea e aprire nuove prospettive di sviluppo culturale e turistico del territorio. Questo libro, aperto da un ampio saggio storico di Alberto Monticone, contiene un commento giuridico, articolo per articolo, alla legge n.78, la sua stessa storia e le norme - anche regionali e provinciali - che lÕhanno preceduta. L'apparato iconografico curato da Lucio Fabi conduce il lettore nel variegato ambiente della ricerca e della consevazione dei luoghi e dei cimeli della Grande Guerra.