I miei piatti preferiti. La cucina giapponese di tutti i giorni
Giulio Einaudi Editore
Traduzione di Testaverde L.
Torino, 2024; ril., pp. 344, ill., cm 12,5x18,5.
(Frontiere Einaudi).
collana: Frontiere Einaudi
ISBN: 88-06-26063-4
- EAN13: 9788806260637
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.31 kg
Il vapore avvolgente del ramen, la perfezione di certi bento, la dolcezza particolare dei mochi. Morishita Noriko torna a raccontare le tradizioni e la quotidianità del Giappone esplorando le sue prelibatezze, conosciute e amate in tutto il mondo. Delicato intreccio di memorie personali e storie collettive, splendidamente illustrato dall'autrice stessa, "I miei piatti preferiti" è un viaggio sentimentale attraverso ingredienti e sapori unici, ancor più speciali perché arricchiti dalla spezia dei ricordi. «Ricordo ancora chiaramente il giorno in cui ho provato per la prima volta quel gusto. Secondo anno di scuola elementare. Accadde a casa della nonna, dove ero andata a trascorrere le vacanze estive. Su un tavolino basso rotondo, di quelli con le gambe pieghevoli, erano disposte la bottiglina della salsa di soia, le ciotole di riso, le scodelle della zuppa di miso e le coppette con il tofu per tutta la famiglia». I ricordi legati a ingredienti, sapori e fragranze conferiscono un significato unico a ogni piatto, soprattutto se relativi all'infanzia o alla vita in famiglia. Ed è proprio da qui, dai ricordi, che parte il viaggio di Morishita Noriko attraverso le specialità gastronomiche giapponesi, da quelle più diffuse in tutto il mondo a quelle meno conosciute, per esaltarne le particolarità e svelarne i segreti. Nella cucina di sua madre e di sua nonna, ai tavoli degli izakaya, in fila per entrare nei negozietti d'antica tradizione in cui si preparano manicaretti eccezionali nella loro semplicità, di passaggio dai punti vendita delle stazioni, sbirciando tra gli scaffali dei konbini: Morishita Noriko si fa avvolgere dall'odoroso vapore del ramen, canta i contrasti estremi del pesce essiccato kusaya, contempla con nostalgia il gusto degli ohagi, dolci che suo padre amava, si bea della croccantezza dei bordi dei taiyaki, condivide la felicità che un bento perfetto può regalare, confessa gli spuntini notturni a base di cup noodles. Con la stessa grazia e la stessa autenticità con cui ha raccontato la cerimonia del tè in "Ogni giorno e un buon giorno", Morishita Noriko scrive una dedica ai piatti che ama, arricchendo le pagine di splendide illustrazioni che ha realizzato personalmente, e accompagna i lettori in un'emozionante esplorazione al cuore della grande varietà culinaria del Giappone.