"Le belle forme degli edifici antichi". Raffaello e il progetto del primo trattato rinascimentale sulle antichità di Roma
Morolli Gabriele
Alinea Editrice
Firenze, 1984; br., pp. 262, ill. b/n, cm 12x21.
(Saggi e documenti. 40).
(Letteratura architettonica. Sezione diretta da Gabriele Morolli. 1).
collana: Saggi e documenti. 40. Letteratura architettonica
Soggetto: Città,Pittura e Disegno - Monografie,Storia dell'architettura
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Roma
Testo in:
Peso: 0.53 kg
Un progetto intellettuale che poi accidentalmente a causa cioè della precoce morte di Raffaello stesso, non potè vedere la luce, ma che era ben presente nella mente e nelle aspettative intellettuali di tanti contemporanei, dal Castiglione al Michiel, al Giovio, al Calcagnini, all'Aretino e così via, i quali, in effetti, ne resero esplicite, anche se poi inascoltate o incomprese, testimonianze letterarie, e che mise in moto il meccanismo della raccolta e dell'organizzazione, da parte dell'entourage dell'artista, di un abbondantissimo materiale grafico antiquario di straordinaria bellezza e novità per l'epoca; un progetto che infine influenzò profondamente tutta la trattistica a venire, Serlio innanzi tutto e poi Labacco, Dosio, Palladio, Du Cerceau, Montano, Desgodetz e così via, modificando nella sostanza l'impostazione, l'impalcatura dell'intera riflessione teorica rinascimentale e più in generale classicistica sull'architettura.
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