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Mamma, perché sono grassa?

Cavallo di Ferro

Traduzione di Buffa C.
Roma, 2009; br., pp. 256, cm 14x21.

ISBN: 88-7907-056-8 - EAN13: 9788879070560

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.22 kg


Da Freud in poi, la colpa è sempre delle madri. Tutta l'infelicità dei figli pesa su di loro. Insicuri, timidi, ambiziosi, falliti, megalomani, troppo magri e troppo grassi. Ma questo libro non vuole aggiungersi al coro delle accuse, bensì far pensare, qualche volta piangere e, perché no?, ridere di cuore, magari fino alle lacrime. Da ragazzina cicciottella a donna grassissima che in quattro anni è riuscita ad accumulare ventidue chili extra, la protagonista entrerà nell'inferno della dieta dopo essere passata attraverso il paradiso delle pantagrueliche mangiate della sua famiglia ebraica. In una lunga serie di lettere indirizzate alla madre, vorrebbe colmare tutti i vuoti sentimentali dell'infanzia, capire il perché dell'infelicità che l'ha condotta alla grassezza, capire le paure e le incomprensioni di cui è stata vittima per troppo tempo. E tutto questo intanto che lentamente dimagrisce, dando prova di una forza di volontà che lei stessa non credeva di possedere. Ma più di ogni altra cosa, questo libro è un interessante viaggio nell'intimità e nella memoria di un'intera famiglia ebraica sfuggita alle persecuzioni e arrivata nel Nuovo Mondo con l'entusiasmo e la paura che generano tutti i grandi cambiamenti. Un libro che rivela un universo unico, quello, appunto, del mondo ebraico che, dall'Est, si trapianta in Brasile.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci