Gerusalemme ed il popolo ebreo
Libriliberi
Con un saggio introduttivo di David Meghnagi.
Firenze, 2014; br., pp. XXVIII-355, cm 15x24.
(PasSaggi. 4).
collana: PasSaggi
ISBN: 88-8415-119-8
- EAN13: 9788884151193
Testo in:
Peso: 0.6 kg
Quando Benedetto Musolino redige "Gerusalemme ed il popolo ebreo", il Meridione è ancora sotto il controllo dei Borboni. A Roma c'è ancora la vergogna del ghetto in cui gli ebrei sono obbligati a risiedere. E però ormai solo una questione di anni. Nel qui e ora, in Italia come nel resto d'Europa, ciò che più sembra contare è la fine dell'asservimento giuridico e sociale a un ordinamento abietto che li relega ai margini della vita sociale e culturale. L'idea del ritorno non avviene nel vuoto ed è silenziosamente operante. Il progetto per una rinascita nazionale ebraica nella Terra dei padri è nella visione geopolitica dell'autore funzionale alla politica imperiale britannica. L'empatia con cui ne parla oltrepassa l'orizzonte geopolitico in cui è inserito. La rinascita nazionale ebraica è per Musolino un atto politico moralmente dovuto. Con toni lirici e biblici egli non esita ad appellarsi ai diretti interessati perché si destino "dal lungo sonno" perché è finalmente giunto il tempo di "operare". Scritto nel 1851, mezzo secolo prima che il padre fondatore del movimento sionista, Theodor Herzl, desse alle stampe Lo Stato ebraico, il libro di Musolino è stato pubblicato nel 1951 per iniziativa dell'Unione delle Comunità israelitiche italiane. Ormai introvabile da decenni, riproponiamo adesso questa opera in edizione integrale, con un saggio introduttivo di David Meghnagi.