Firenze Romanica. Le più antiche chiese della città, di Fiesole e del contado circostante a nord dell'Arno
Naldi Alessandro. Favini Aldo. Rinaldi Sara
Editori dell'Acero
Empoli, 2005; ril., pp. 224, 144 ill. b/n, 65 tavv. col., cm 24x32.
(Chiese Medievali della Toscana).
collana: Chiese Medievali della Toscana
ISBN: 88-86975-39-2 - EAN13: 9788886975391
Soggetto: Architettura e Arte Religiosa,Scultura
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Luoghi: Firenze
Extra: Religione e Arte Religiosa
Testo in:
Peso: 1.9 kg
Nell'opera sono stati trattati la storia e le strutture dei resti dei primi edifici cristiani di Firenze, proposti con un ricco repertorio di immagini che costituisce la base di una trattazione rigorosa e analitica riguardo l'architettura e la decorazione suntuaria delle chiese.
Il volume è strutturato in tre parti essenziali. Ad un'introduzione storica sulla vita civile e religiosa di Firenze, di Fiesole e della porzione di contado trattato, in un arco di tempo compreso tra il VI e il XIII secolo, fa seguito un capitolo sulle vicende architettoniche e decorative dello stesso periodo. Questo si articola mettendo a confronto murature e decorazioni intarsiate, sculture ed elementi architettonici attraverso un'analisi approfondita che va anche a ricercare soggetti di altri territori per richiamarne i confronti.
Nell'opera viene messo in atto un serio tentativo di far luce su vicende ricche e complesse, in primo luogo entrando con metodo analitico sull'annosa vicenda del romanico fiorentino', che ha i suoi esempi fulgidi nel Battistero e nell'abbazia di San Miniato al Monte, ma anche nella Badia fiesolana e in San Salvatore al Vescovo, quale fenomeno stilistico unico e senza analogie. Dopo decenni di stasi, si cerca qui di ricostruire una cronologia dei pochi esempi esistenti alla luce di un nuovo criterio di lettura filologica. Questo filone aulico', manifestatosi tra la fine dell'XI e quella del XIII secolo, viene messo a confronto con l'altro filone architettonico degli edifici senza rivestimento marmoreo, suddivisi a loro volta in due filoni: uno con caratteri locali', l'altro con elementi marcatamente lombardi. Questi esempi si riflettono con evidenza nelle chiese battesimali della diocesi e del contado di Firenze.
Conclude l'opera l'ampio repertorio nel quale sono dettagliatamente schedati 75 edifici che riportano, pur in misura diversa, strutture o resti del periodo romanico. Tra questi trovano posto anche alcuni inediti, oltre a soggetti poco conosciuti e studiati. Nel repertorio si riportano i tratti più significativi riguardo le vicende storiche e architettoniche di ciascuna costruzione, mentre assai dettagliate sono le descrizioni riguardanti la struttura e la decorazione, gli interventi di restauro e, infine, una lettura delle vicende di rimaneggiamento e ricostruzione avvenute nel corso dei secoli. A questi 75 edifici romanici si aggiunge la schedatura di altrettanti soggetti che, pur essendo stati fondati nel periodo considerato dallo studio, hanno perduto le tracce medievali ma hanno conservato la storia e la dignità che ne deriva.
Ricchissimi e accurati sono inoltre gli apparati bibliografici e gli indici analitici
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